Il nuovo format del concept store, rivoluzionario e futurista, lanciato da Francesco Marini traccia il bilancio del suo primo anno, portando a casa risultati importanti e mettendo a frutto idee che sanno guardare avanti
“La prossima sfida è iniziata già”. Non si ferma Francesco Marini, titolare di Promesse Viaggi, concept store innovativo e futurista, a Fonte Nuova (Santa Lucia) Roma, che il manager ha ideato e lanciato nel 2013, guardando al futuro e con la volontà di tracciare la strada per un nuovo modo di concepire l’agenzia di viaggi.
La storia del nuovo format di Promesse Viaggi ve l’abbiamo raccontata dalla sua genesi, incuriositi da questo nuovo modo di fare turismo, che nasce dall’intuizione del manager, alimentato dalla sua voglia di fare e sperimentare. E non poteva essere altrimenti, visto che, come lui stesso riconosce, la nuova sfida è già dentro di lui.
Anche se il percorso che ha intrapreso con il nuovo format di agenzia non è ancora terminato, Marini guarda lontano, con una vision a 10-12 anni, “quando ci sarà un’evoluzione spero che il futuro sia Promesse Viaggi”, afferma.
Il manager sta, infatti, pensando ad una nuova idea. “La sto studiando, analizzando. Ci troviamo al centro di una crescita e di un’evoluzione di mercato in cui il t.o. non potrà fare sempre solo il t.o”, osserva il manager, che per dare ancora più forza al suo pensiero, si rifà ad un’immagine del passato. “In Italia – afferma – sono quasi scomparse le antiche enoteche in cui si vendevano vino e olio, si sono modificate nelle enoteche in cui si assaggia, si fa l’esperienza della degustazione, si viene a conoscenza del prodotto, si fanno eventi. In pratica non si può vendere più il vino sfuso, la società è cambiata”. E lo stesso ragionamento lo si può applicare al turismo, in quanto “la vendita del viaggio vuol dire vivere esperienze motivazionali”. Marini lo sa e questo passo lo ha già fatto.
Il prodotto proprio
Rientra in quest’ottica la scelta di “crearci il nostro prodotto Promesse Viaggi, che abbiamo testato e valutato. Siamo in grado di creare alcune simulazioni di viaggio in tempi brevissimi. Da due anni stiamo facendo crescere quel volume di fatturato proprio e prodotti particolari”. Una mossa che vede l’impiego di una risorsa dedicata, molta formazione sul personale e, nell’ultimo anno, anche inserimento di nuove risorse.
Facciamo il punto
“In questo anno e mezzo sono successe cose importanti. A fine ottobre abbiamo rilasciato il nuovo sito, che è di nuova generazione e concezione. E’ presente un blog esperienziale dove gli utenti possono raccontare quanto vissuto ed un nostro blog, interno, dove siamo noi che raccontiamo ciò che vediamo con i nostri occhi per i clienti”. Ovviamente Marini si rifà all’uso dei canali social per la comunicazione, con una pagina Facebook, sempre aggiornata, ed un numero di fan in continua crescita (ad oggi 4mila).
Il lavoro fatto fino adesso ha portato risultati numerici, ma anche riconoscimenti a livello internazionale. Come la pubblicazione su una famosa rivista americana di architettura (Interior Design) del progetto del concept store Promesse Viaggi. “E’ una grande soddisfazione personale e dello studio di architettura che ha progettato lo spazio, visto che è uno dei pochi progetti italiani pubblicati dall’editore americano per innovazione e design”, commenta Marini. Basti dire che sono stati scelti i migliori cento progetti a livello mondiale.
La carta degli eventi
Innovare e diversificare. Lo si fa anche attraverso la mossa degli eventi, sia quelli organizzati nel concept store, sia quelli realizzati per conto terzi. Sono legati al mondo del turismo, ma non solo, abbracciando più ambiti, dalla presentazione del libro alla festa di compleanno. “Ne abbiamo fatti almeno una ventina – commenta il manager -. Si concentrano tra l’inizio della primavera e la fine dell’estate. Li facciamo anche all’esterno dell’agenzia, potendo sfruttare i 500 metri quadri di giardino e una parte del terrazzo. Qualche evento lo abbiamo organizzato anche fuori stagione”.
La strategia portata avanti prevede “un presidio del mercato, anche regionale, presenziando in ogni segmento, dalle nozze ai single, alla terza età, con sponsorizzazioni e co-marketing all’interno di centri riconosciuti sul territorio, da quello sportivo a quello culturale”.
Ecco come ti rivesto l’agenzia
Non è tutto. Nel rapporto con i fornitori, Promesse Viaggi sta portando avanti un progetto che prevede la possibilità di rivestire il punto vendita con aree tematiche secondo le divise dei maggiori fornitori italiani. “Crediamo che personalizzare un ufficio con i colori di un fornitore possa mettere il consumatore nella condizione di avere a che fare con una struttura organizzata – motiva il manager -, inoltre l’approccio alla vendita si pone meglio”.
I risultati non sono mancati, al punto che “abbiamo difficoltà ad accontentare i t.o. che ci chiedono le disponibilità per i mesi tematici legati al loro prodotto”. Un aspetto da tenere presente è che lo staff indossa la divisa Promesse Viaggi, questo perché secondo Marini “avere la propria maglia addosso lega lo stato emotivo del consulente che vende e del cliente che acquista”. La mossa è interessante ed è una buona idea per i t.o. per dare forza al loro brand. Forse è innovativa, sicuramente serve ad avvicinare “il fornitore e il cliente in un’unica mossa”.
Breakeven
Che Marini sia un uomo di idee e di numeri lo abbiamo già scritto. Lo ribadiamo in quanto è giunto il momento di tracciare un bilancio dei primi 365 giorni del nuovo format lanciato il 14 ottobre del 2013.
Il 2014 si chiude con un +44% di fatturato sull’anno 2012-2013. Rispetto al 2011-12 la crescita è del 39%, mentre sul 2010-2011 è del 34%.
Nella sua previsione iniziale Marini aveva dichiarato di voler crescere in tre anni di un 50% di fatturato totale. Visto che il fatturato totale al primo anno è a +44% e che l’andamento del 2015, non ancora concluso, terminerà con un +25% di fatturato, Marini non può che essere ottimista, dato che, quello che deve fare nell’arco di tre anni lo ha raggiunto in due. In pratica si è quasi arrivati ad un ipotetico breakeven, “ma si deve aspettare ancora la chiusura del terzo anno”, per poterlo affermare, sottolinea il manager, che guarda sì al futuro, ma non perde mai il contatto con il momento contingente. s.v.
(Guida Viaggi)